il progetto

Questa idea è nata poco alla volta, come per caso. Alcuni brani (Tlön, O Splendidissima) nascono dall'accostamento di idee preesistenti, ricongiunti dal caso o, ci piace credere, da insondabili alchimie, altri dalla libera improvvisazione, altri ancora per empatia.

Alla base di tutto c'è il concetto di arte come incontro.  L'incontro tra due mondi e linguaggi musicali  diversi, variegato e molteplice, apre nuovi sentieri, nuovi orizzonti.

Incontro tra epoche lontane quindi ma anche incontro tra evento musicale e spettatore, autentico luogo in cui l'opera d'arte prende vita. L'essere umano, finestra temporale di coscienza, punto focale di relazioni molteplici in cui ogni incontro genera un segno, un'eco, una traccia.

Come spesso accade, lavorando ad un determinato progetto, ci imbattiamo in modo apparentemente casuale in pensieri, scritti, riflessioni che ci aiutano a capire più a fondo il senso di quanto andiamo facendo. Ne riportiamo alcuni:


Si tratta di considerare gli oggetti non più come cose chiuse su sé stesse, ma come sistemi comunicanti tra loro e con il loro ambiente

Per entrare in una realtà, anche quella di un oggetto materiale, bisogna bussare alla porta di quell'oggetto. Io credo che la porta si apra soltanto se amiamo ciò o colui o colei che vogliamo incontrare. La conoscenza è accoglienza.

(Pierre Durrande, L' arte di educare alla vita)


"Le relazioni sono più autentiche e importanti delle cose poste in relazione. Le forze che producono le diramazioni di una quercia esistono in archetipo nella ghianda. Simili linee di resistenza, raffrenando un poco il rigurgito di energie, governano il diramarsi di fiumi e nazioni. Così un nervo, un fil di ferro, una strada e un banco di scambio non sono che canali diversi attraverso cui penetra la comunicazione." 

(Ernest Fenollosa, L'Ideogramma cinese come mezzo di poesia)


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